
La deglutizione rappresenta una delle fisiologiche funzioni della vita di ogni individuo.
Quando questa funzione si effettua con modalità diverse da quelle considerate normali in un soggetto adulto si parla di deglutizione atipica.
La dinamica della deglutizione cambia nei diversi periodi della vita a partire dall’età neonatale.
Il meccanismo della deglutizione si svolge attraverso una serie di contrazioni muscolari coordinate che hanno lo scopo di portare il bolo alimentare, i liquidi e la saliva, dalla cavità orale allo stomaco.
Da un modello di deglutizione infantile presente nei primi anni di vita passiamo ad una deglutizione instabile, “di transizione” fino ad arrivare ad un modello definitivo di deglutizione di tipo adulto.
Può essere suddivisa in tre fasi diverse a seconda delle zone anatomiche interessate:
- fase orale
- fase faringea
- fase esofagea.
Queste sono precedute da una fase preparatoria, che ha lo scopo di conferire al cibo una consistenza adeguata e di posizionarlo in una precisa zona della lingua, che rappresenta la posizione di partenza per la deglutizione. Questa zona è una depressione a forma di cucchiaio sulla superficie superiore della lingua ed è delimitata:
- anteriormente dalla punta della lingua che è a contatto con la papilla retroincisiva superiore (appoggia sulla gengiva tra i due incisivi centrali superiori),
- lateralmente dai margini della lingua che sono a contatto con la superficie palatale dei denti laterali,
- posteriormente c’è un sigillo garantito dal palato molle e dalla parte posteriore della lingua, al fine di impedire al cibo di scendere nella faringe prima del tempo
Il passaggio dal tipo infantile a quello adulto avviene gradualmente e con intreccio fra i due modelli a partire dal 12-15 mese, con la comparsa dei denti decidui nelle arcate, fatto che impedisce alla lingua di protrudere fra le arcate e normalmente la sospinge verso l’alto ed il palato, e il progressivo abbandono dei cibi liquidi a favore di quelli solidi (svezzamento). Il bambino deve imparare a masticare e deglutire cibi consistenti.
Si parla di deglutizione atipica quando la deglutizione non segue le modalità caratteristiche dell’adulto ma è presente una spinta o un’interposizione della lingua tra le arcate dentali: in pratica, c’è la persistenza del modello di deglutizione infantile oltre quel periodo ritenuto fisiologico (5-7 anni di età).
I segni caratteristici di questo tipo di deglutizione sono:
- la spinta linguale. La lingua spinge contro i denti o fra i denti, in posizione anteriore (la più frequente) o posteriore, monolaterale o bilaterale;
- l’occlusione molare. I muscoli masticatori non sono usati completamente per portare i denti in pieno contatto tra di loro. Massetere, temporale e pterigoideo interno sono in genere ipotonici;
- la muscolatura periorale. Sono visibili spesso smorfie, contrazioni eccessive della muscolatura facciale, in particolare del muscolo orbicolare inferiore e del mentale. L’eccessiva contrazione di questi muscoli è necessaria per formare il sigillo anteriore ed offrire alla lingua un solido supporto per poter spingere il bolo verso la faringe e per impedire che il cibo fuoriesca dalla bocca
Sintomi associati:
- respirazione orale: naso stretto-facies adenoidea.
- palato ogivale
- difetti di linguaggio associati (dislalie t, d, n, r, ch, l, s, z), voce nasale. Non nessariamente presenti, ma se c’é sigmatismo (la “esse” interdentale”) é quasi certo.
- spesso associata disfonia(alterazione della voce).
- associati difetti posturali della colonna vertebrale (anche da malocclusione) atteggiamento flesso e rilassato.
- anamnesi di abitudini viziate (succhiamento dito, uso del ciuccio e del biberon)
Come intervenire?
E' importante la diagnosi precoce che può essere effettuata dal pediatra, otorino o dal dentista e la valutazione logopedica.
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